Siamo una forza trainante della politica europea, rappresentata in seno al Parlamento europeo dal 1984. Il nostro gruppo si batte per rendere l’Europa leader globale in termini di protezione dell’ambiente, pace e giustizia sociale. Lottiamo per una globalizzazione più equa e per tutelare i diritti umani. Questo breve articolo traccia l’evoluzione del gruppo nel Parlamento europeo.
1984-1989
I movimenti ecologisti iniziarono ad affermarsi come forza politica nel corso degli anni Settanta in diversi Paesi europei e si organizzarono a livello europeo nel 1984, quando furono eletti i primi rappresentanti dei Verdi in occasione della seconda elezione diretta. In Germania, la roccaforte del movimento dei Verdi, furono eletti sette eurodeputati; altri due in Belgio e due nei Paesi Bassi. Questa esigua rappresentanza numerica non dava ai Verdi il diritto di costituire un gruppo parlamentare a sé stante; pertanto, decisero di unirsi ad altri parlamentari dando vita al gruppo GRAEL (Green Alternative European Link), noto anche come Gruppo Arcobaleno (Rainbow Group in lingua inglese).
1989-1994: il primo gruppo Verde europeo
Il trionfo alle Europee con l’elezione di ben 30 eurodeputati consentì ai Verdi di costituire il primo gruppo Verde europeo. I Verdi di Francia, Italia e Portogallo si unirono agli eurodeputati tedeschi, belgi e olandesi; il gruppo comprendeva anche alcuni deputati espressione del Partito Radicale italiano. Maria Santos (Portogallo) e Alexander Langer (Italia) furono i primi ad essere eletti alla carica di Co-Presidenti. A metà legislatura, furono sostituiti da Adelaide Aglietta (Italia) e Paul Lannoye (Belgio).
1994-1999
Alle Europee del 1994 i Verdi registrarono risultati contrastanti: mentre in Germania, ottennero un notevole numero di preferenze, in Francia e Portogallo persero tutti i loro seggi. Per la prima volta furono eletti eurodeputati Verdi in Lussemburgo e Irlanda, ma il gruppo nel suo complesso si ridusse a 23 componenti. Quando nel 1995 Austria, Finlandia e Svezia entrarono a far parte dell’Unione europea, il gruppo acquisì 4 nuovi membri, per un totale di 27 eurodeputati. Alexander Langer fu rieletto Co-Presidente insieme alla tedesca Claudia Roth. Nel 1995 il Co-presidente Alexander Langer scomparve tragicamente. Nel 1997 l’eurodeputata belga Magda Aelvoet fu eletta al suo posto e affiancò Claudia Roth, confermata alla carica di Co-Presidente.
Nel 1999 i Verdi ottennero la migliore rappresentanza in seno al Parlamento europeo dal 1984, con l’elezione di 38 eurodeputati. Insieme ai 10 europarlamentari dell’Alleanza Libera Europea (regionalisti e nazionaldemocratici) costituirono il gruppo Verdi/ALE, diventando la quarta forza politica del Parlamento europeo. Heidi Hautala (Finlandia) e Paul Lannoye (Belgio) furono eletti Co-Presidenti del gruppo. Nello stesso anno, la tedesca Michaele Schreyer divenne il primo Commissario europeo dei Verdi, responsabile della programmazione finanziaria e del bilancio.
Nel 2002, l’assunzione della Co-Presidenza del gruppo da parte di Daniel Cohn-Bendit e Monica Frassoni ne rafforzò la posizione filoeuropea.
Logicamente, il passo successivo di questo movimento paneuropeo fu la formazione della prima famiglia politica europea con l’intento di partecipare alle Europee del 2004 con una campagna comune. Il Partito Verde Europeo fu fondato il 21 febbraio 2004 a Roma. Nella stessa sala in cui fu firmato nel 1957 il Trattato della Comunità europea, i leader dei Verdi firmarono l’atto costitutivo.
Nelle elezioni del giugno 2004 i Verdi ottennero 34 seggi ma, con grande disappunto, non conquistarono nessun seggio nei 10 Stati membri di nuova adesione. I Verdi rinnovarono l’alleanza con la ALE e, insieme ad alcuni europarlamentari indipendenti, si confermarono la quarta forza del Parlamento europeo con 42 eurodeputati.
Alle elezioni di giugno, i Verdi riscossero un enorme successo e conquistarono 46 seggi, ma ancora una volta non nei 12 Stati membri che erano entrati a far parte dell’Unione. Rinnovando l’alleanza con la ALE e accogliendo alcuni europarlamentari indipendenti si riconfermarono la quarta forza politica del Parlamento UE.
Daniel Cohn-Bendit e Rebecca Harms erano i Co-Presidenti del gruppo.
Nel giugno 2014, i Verdi/ALE conquistarono 50 seggi. Rebecca Harms (Germania) e Philippe Lamberts (Belgio) assunsero la presidenza congiunta del Gruppo; Ulrike Lunacek (Austria), candidata dei Verdi/ALE alla Presidenza del Parlamento europeo, fu eletta Vicepresidente della Camera per la prima metà della legislatura.
A metà legislatura, Ska Keller (Germania) subentrò a Rebecca Harms come co-presidente.