Il gruppo dei Verdi/ALE si impegna a promuovere la trasparenza e la parità di accesso delle parti interessate al processo decisionale. A tal proposito, nel corso degli anni, il gruppo si è dotato di diversi strumenti atti a garantire la trasparenza delle nostre attività e della spesa di denaro pubblico.
Il gruppo dei Verdi/ALE ha norme interne in materia di trasparenza e responsabilità, che sono qui sintetizzate.
Siamo stati il primo gruppo al Parlamento europeo, già nel 2015 e come promesso durante la campagna elettorale per le Europee, a creare un sistema per rendere più trasparenti gli incontri con i gruppi di interesse. Lobbycal (Lobby Calendar in breve) è un software open-source che acquisisce informazioni dalle agende dei nostri eurodeputati e pubblica automaticamente i loro incontri con i lobbisti, indicando data e ora, l’eurodeputato interessato, la ONG o la lobby o il rappresentante di interessi ricevuto e l’argomento della discussione. Inoltre, il gruppo si impegna a incontrare esclusivamente i lobbisti iscritti al Registro per la trasparenza, e gli incontri con i lobbisti dell’industria del tabacco hanno luogo solo quando lavoriamo a politiche riguardanti la salute pubblica (in linea con la Convenzione quadro dell'OMS sul controllo del tabacco).
Grazie a noi, il Parlamento europeo ora ha norme vincolanti che obbligano gli eurodeputati che ricoprono la carica di responsabile di una relazione (redattori della bozza), i relatori ombra o i Presidenti di Commissione a pubblicare, per ciascuna relazione alla quale stanno lavorando, gli incontri con i lobbisti. Questi incontri saranno elencati sulla pagina del profilo dell’eurodeputato sul sito web del Parlamento europeo.
L’indennità sulle spese generali è una somma di denaro che gli eurodeputati ricevono mensilmente a copertura delle spese di ufficio. Tale indennità ammonta a circa 4.513 EUR ed è una delle poche voci di spesa che non deve essere rendicontata. Tuttavia quando gli eurodeputati spendono l’indennità sulle spese generali, spendono fondi pubblici versati dai contribuenti europei quindi questa spesa deve essere trasparente e responsabile. Di conseguenza, il gruppo dei Verdi/ALE ha adottato una politica interna al fine di garantire la trasparenza e la responsabilità dell’indennità sulle spese generali.
- L’indennità sulle spese generali deve essere gestita su un conto bancario dedicato
- Al termine di ciascun mandato, gli eurodeputati del gruppo dei Verdi/ALE dovranno restituire sui conti del Parlamento europeo i fondi dell’indennità sulle spese generali che non sono stati spesi
- La spesa dell’indennità sulle spese generali dovrà essere responsabile e trasparente:
- Gli eurodeputati del Gruppo dei Verdi/ALE dovranno conservare tutte le ricevute almeno fino alla fine del proprio mandato
- Si dovrà pubblicare un quadro sintetico delle spese suddivise per categoria o quantomeno renderlo disponibile a richiesta (ad es. spese per le comunicazioni, locazione ufficio, forniture per ufficio, ecc.), almeno una volta l’anno
Gli eurodeputati del gruppo dei Verdi/ALE si impegnano altresì a pubblicare un audit o la conferma che l’indennità sulle spese generali è conforme alle norme del Parlamento.
Ulteriori informazioni su come viene speso il denaro dal gruppo al Parlamento europeo sono reperibili nei conti annuali (relazioni finanziarie) e nelle norme interne finanziarie del gruppo sul sito web del Parlamento europeo. È possibile anche visualizzare il resoconto annuale della situazione finanziaria del Partito Verde Europeo sul relativo sito web.
Tutti gli eurodeputati sono tenuti a pubblicare e aggiornare ogni anno i propri interessi finanziari, ivi compresi i redditi aggiuntivi. Tali dichiarazioni vengono pubblicate sulla pagina personale di ciascun eurodeputato sul sito web del Parlamento europeo (vedi esempio qui). Questa dichiarazione è utile per comprendere quale potrebbe essere il reddito personale degli eurodeputati, in aggiunta all’indennità parlamentare. Agli eurodeputati è vietato accettare incarichi retribuiti di lobby, e gli europarlamentari del Gruppo dei Verdi/ALE si sono impegnati a non intraprendere nessuna attività di lobby a titolo gratuito in rappresentanza di una qualsiasi organizzazione.
Possono essere accettati doni solo se offerti per cortesia diplomatica e se il loro valore è inferiore a € 150. Se gli eurodeputati rappresentano il Parlamento europeo in veste ufficiale, trovano applicazione regole diverse che dispongono che tutti i doni siano dichiarati in un registro pubblico. Se le spese di viaggio, vitto e alloggio degli eurodeputati sono pagate da terzi, essere devono essere dichiarate. Tuttavia, gli eurodeputati del gruppo dei Verdi/ALE in genere si astengono dall’accettare il rimborso delle spese da parte di terzi e tendono a coprire tali spese di tasca propria. Gli eurodeputati del Gruppo dei Verdi/ALE inoltre non partecipano a intergruppi o gruppi di amicizia che non osservano le relative norme in materia di trasparenza.
Informazioni sull’ammontare della retribuzione degli eurodeputati e sul loro trattamento pensionistico sono disponibili sul sito web del Parlamento europeo. La retribuzione è corrisposta a carico del bilancio del Parlamento. La retribuzione lorda mensile degli eurodeputati a norma dello statuto unico ammonta a € 8.757,70 (luglio 2018).
Per maggiori informazioni su retribuzioni, pensioni e indennità degli eurodeputati, è possibile visitare la pagina: https://www.europarl.europa.eu/meps/it/about
Le norme etiche non valgono solo per i politici, ma anche per il personale impiegato al Parlamento europeo. Il personale è tenuto ad agire con indipendenza, rifiutare qualsiasi dono e non deve impegnarsi in attività esterne remunerate. Anche le attività professionali del coniuge devono essere dichiarate al fine di evitare qualsiasi conflitto d’interesse. Nei due anni successivi al termine dell’impiego al Parlamento europeo, il personale è tenuto a dichiarare dove intende lavorare al fine di evitare qualsiasi incompatibilità.
Tutto il personale dell’UE è tenuto a segnalare qualsiasi comportamento illecito, anche presunto. Il gruppo dei Verdi/ALE si è dotato di una politica specifica per la protezione dei denuncianti al fine di incoraggiare il nostro staff a denunciare senza il timore di rappresaglie.