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Press release |

La nuova relazione Verdi/ALE raccomanda misure per combattere meglio l'evasione e la frode fiscale

Evasione e frode fiscale

Oggi, un nuovo rapporto Verdi/ALE mostra che, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni nella lotta contro l'evasione e la frode fiscale, permangono lacune significative.

Questa relazione illustra i processi mediante i quali i cittadini dell'Unione europea possono cadere sotto il radar dello scambio automatico di informazioni finanziarie attraverso l'apertura di conti bancari in paesi che non applicano le norme OCSE o, attraverso la detenzione, attraverso un'entità giuridica, di conti negli Stati Uniti. Le persone con un patrimonio netto elevato possono facilmente aggirare le norme fiscali dell'UE attraverso il sistema dei "visti d'oro" che consente loro di acquistare una residenza o la cittadinanza in un altro paese.

L'Austria, la Bulgaria, Cipro e la Romania, in particolare, sono anelli deboli nell'UE, in particolare a causa della mancanza di accesso alle informazioni bancarie provenienti da paesi terzi. Le informazioni fiscali di base rimangono segrete in troppi paesi. Questa lacuna permette alle aziende e alle autorità di sigillare impunemente accordi fiscali come quelli evidenziati nello scandalo LuxLeaks.

La presente relazione dimostra che l'UE deve riesaminare con urgenza gli accordi DAC2 e DAC3 per colmare le lacune esistenti e quindi combattere più efficacemente l'evasione e la frode fiscale. L'UE dovrebbe sanzionare i centri finanziari che non scambiano informazioni complete con l'UE. Deve anche includere queste giurisdizioni non cooperative nella sua lista nera. Infine, la relazione chiede un controllo molto più rigoroso dei sistemi di visti d'oro per garantire che non permettano ai singoli individui di eludere i loro obblighi fiscali.

 

Dichiarazione di Eva Joly, eurodeputata Verdi/ALE e Vicepresidente della Commissione TAXE3:

"Finché permangono lacune nella legislazione europea, i singoli individui e le multinazionali troveranno il modo di evitare di pagare la loro giusta quota di imposte, anche nascondendo il loro denaro in un altro paese. L'UE deve parlare con una sola voce per colmare le attuali lacune. La Commissione europea deve presentare quanto prima proposte per rafforzare lo scambio di informazioni fiscali, sia all'interno dell'UE che con i paesi terzi. Il buon funzionamento delle nostre società e dei servizi pubblici dipende da questo.

A causa delle carenze esistenti, i "visti d'oro" possono, ad esempio, essere utilizzati dai cittadini francesi per eludere le tasse di un altro paese europeo meno scrupoloso nel richiedere e scambiare informazioni. È tempo di porre fine a queste pratiche".

 

Link alla relazione: http://extranet.greens-efa-service.eu/public/media/file/1/5729

Responsible MEPs

Eva Joly
Eva Joly
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