Le nuove scoperte di una ONG esortano l'UE ad agire
Paragon
Oggi, l'ONG Citizen Lab ha pubblicato un rapporto che rivela nuove prove forensi sull'uso illegale del software spia Paragon in Italia, che prende di mira in particolare giornalisti, società civile e attivisti che lavorano sulle questioni migratorie. Per il gruppo dei Verdi/ALE, queste scoperte sottolineano ulteriormente l'uso improprio, sempre più diffuso, della tecnologia di sorveglianza in tutta Europa e l'urgente necessità che l'UE intervenga in modo deciso per regolamentare il più rigorosamente possibile l'uso di software spia e prevenire questi abusi. Il gruppo dei Verdi/ALE ha chiesto di discutere il caso del software spia Paragon nella prossima sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
L'eurodeputato Leoluca Orlando, membro Verdi/ALE della commissione per le libertà civili (LIBE), commenta:
"A quasi due anni dalla chiusura della commissione d'inchiesta Pegasus del Parlamento europeo, la Commissione europea non ha fatto nulla per dare seguito alle sue raccomandazioni. Questa negligenza è inaccettabile. Ora sappiamo che l'elenco dei paesi dell'UE implicati nell'uso illegale di spyware continua a crescere, ad esempio con l'Italia, ma anche la Danimarca e Cipro. Il rapporto del Citizen Lab chiarisce che il numero delle vittime è probabilmente molto più alto di quanto inizialmente ipotizzato. L'abuso di spyware non solo viola i diritti fondamentali delle persone, ma minaccia anche lo stato di diritto e ha un effetto intimidatorio sulla società civile. Le promesse di spyware “etici” sono vuote. Questo scandalo dimostra ancora una volta che, se gli strumenti di sorveglianza sono disponibili, saranno inevitabilmente utilizzati in modo improprio. Il caso Paragon è l'ennesimo esempio di negazione, distrazione e ostruzionismo, con il governo italiano e Paragon che attaccano i risultati del Citizen Lab. Abbiamo bisogno di regole vincolanti a livello europeo, di supervisione e di un'applicazione rigorosa per prevenire questi abusi, altrimenti continueremo a vedere l'uso improprio di spyware per colpire oppositori politici, giornalisti e organizzazioni della società civile“.
Per saperne di più:
Potete consultare il rapporto completo del comitato PEGA e il rapporto con tutte le raccomandazioni.