Importante divario tra le aspettative dei cittadini e le decisioni dei governi
COP24
Dopo due settimane di trattative, la ventiquattresima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP) a Katowice, in Polonia, si è conclusa. Questa COP avrebbe dovuto essere accompagnata da regole e impegni politici concreti su come attuare l'accordo di Parigi e mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi, preferibilmente a 1,5 gradi.
Ma i governi non hanno dato risultati, secondo Bas Eickhout, rappresentante ufficiale dei Verdi/ALE presso la delegazione del Parlamento europeo a Katowice e candidato principale dei Verdi europei per le prossime elezioni europee:
"Questa COP è stata una grande delusione. Ha dimostrato che c'è un grande divario tra le aspettative dei cittadini e l'analisi degli scienziati da un lato e le decisioni dei governi dall'altro.
"A Katowice sono stati fatti solo progressi tecnici, ma le migliaia di persone per strada non manifestano per un regolamento. Vogliono un livello ambizioso di protezione del clima. I governi hanno ignorato sia i cittadini che gli scienziati, che hanno dimostrato nel recente rapporto dell'IPCC che è necessaria un'azione più ambiziosa per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi".
Aggiunge Marco AFFRONTE, membro del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo:
"Gli Stati membri dell'Unione Europea hanno una grande responsabilità riguardo il debole risultato della COP24. Dopo l'abbandono degli Stati Uniti, l'UE era l'unica parte che avrebbe potuto portare avanti i colloqui sul clima. Ma i governi europei non hanno dato prova di leadership per quanto riguarda il domandare maggiore ambizione.
"L'UE non può più nascondersi dietro una vaga strategia a lungo termine. Se vogliamo che i colloqui sul clima globale abbiano successo, l'UE deve concordare con urgenza obiettivi ambiziosi a medio e lungo termine. Per esercitare pressioni sugli altri governi, l'UE deve presentarsi all'Assemblea generale dell'ONU a settembre con un chiaro impegno a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030".