La Commissione Ambiente approva la risoluzione a favore di un bando totale del Glifosato da dicembre 2020
"Il 24 voto in aula, l'agroindustria deve restare nel passato" dichiara Affronte
La Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza (39 favorevoli, 9 contrari, 10 astensioni) un' obiezione* alla proposta della Commissione europea a favore del rinnovo dell' autorizzazione del Glifosato per un periodo di 10 anni. La proposta contenuta nel documento approvato è invece di un bando totale del Glifosato da dicembre 2020. Tre anni di transizione, quindi, posto che a termini di Legge un anno di tolleranza è obbligatorio per lo stop alla vendita di un prodotto (che puoi può essere ancora usato).
Ora l'obiezione passa al vaglio dell'Aula di Strasburgo: la votazione sulla risoluzione in Plenaria si svolgerà il 24 ottobre, con un esito non scontato. Nel caso venisse approvata, la Commissione Europea, pur non legalmente vincolata, s'è impegnata a tenerla in forte considerazione.
Il 25 ottobre poi si terrà la riunione del Comitato dei rappresentanti degli Stati Membri, che dovrà votare sul rinnovo o meno dell'autorizzazione al Glifosato. Non si dovrebbe raggiungere la maggioranza qualificata, cosa che aprirebbe uno scenario confuso per il quale, appunto, il paracadute è costituito dalla Risoluzione oggi votata. Anche se come detto giuridicamente la Commissione europea potrebbe in ultima analisi decidere da sola, il suo Presidente Jean Claude Juncker ha annunciato che non avrebbe preso alcuna decisione senza sapere che cosa ne pensino gli Stati Membri.
Marco Affronte, membro della Commissione Envi è contento, ma sa che la "Glifosaga" deve ancora scrivere i capitoli finali, i più importanti:
"Il Parlamento sembra aver finalmente capito che dietro al Glifosato ci sono migliaia di persone che hanno sofferto danni irreparabili, e che è nostro dovere cercare di proteggere la salute di tutti gli Europei. Non possiamo lasciare che rivincano le multinazionali della chimica che speculano sulla vita delle persone. Speriamo che anche in Plenaria si riconfermi questa larga maggioranza, che - credo - sia stata anche colpita dal grottesco tentativo di occultamento della verità scientifica svelato dai Monsanto Papers.
Ora mi aspetto che gli Stati Membri ascoltino la voce dei rappresentanti dei cittadini, cioè gli Europarlamentari, e diano indicazione per votare NO al rinnovo anche il 25 ottobre. La Commissione sarebbe costretta ad adattarsi. Il Glifosato, e da qui tutta l'agroindustria che si fonda sulla chimica, devono fare parte del passato. Il futuro è l'agroecologia: la transizione è un po' faticosa, ma un'agricoltura rispettosa della natura e della salute è migliore e redditizia già nel medio periodo. Tanti agricoltori si stanno già muovendo in quella direzione con ottimi risultati."