Dibattito sulla domanda di Greens/EFA sui dispositivi medici
Implant Files
Gli "Implant Files", ovvero un'indagine giornalistica transfrontaliera su come i dispositivi medici presenti sul mercato dell'UE (come ad esempio i pacemaker, le anche artificiali e i contraccettivi) possono aver causato dolore, lesioni o addirittura la morte dei pazienti, devono essere discussi dal Parlamento europeo, secondo il gruppo Verdi/ALE.
Gli "Implant Files" suggeriscono che i difetti nei sistemi di certificazione, i quali hanno portato all'approvazione di dispositivi medici difettosi e disfunzionali oltre che a un approccio lassista alla regolamentazione, hanno causato gravi problemi di salute per alcuni pazienti. Nell'UE, gli impianti medici non sono testati da un ente pubblico come lo sono i prodotti farmaceutici, ma da società commerciali note come "organismi notificati".
Il gruppo Verdi/ALE chiede che si svolga quanto prima un dibattito in seno al Parlamento europeo. Dal 2013, il gruppo Verdi/ALE chiede alla Commissione Europea di avere un sistema di autorizzazione pre-mercato per alcune categorie di dispositivi medici che vengono impiantati nel corpo umano. Il gruppo Verdi/ALE ha inoltre chiesto un'adeguata valutazione tossicologica di tutti i dispositivi medici e ne propone la graduale eliminazione delle sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.
Bas Eickhout, Membro Verdi/ALE del comitato per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, commenta:
"Gli Implant Files offrono una visione spaventosa di come tecnologie difettose, disfunzionali e pericolose siano state approvate per l'uso in cure mediche senza prove cliniche o valutazioni adeguate e in base a normative inadeguate. E' nauseante pensare che le aziende che dovrebbero agire nell'interesse della salute e del benessere dei pazienti possano aver danneggiato le persone per il profitto, attraverso pratiche losche e regolamenti lassisti.
"Abbiamo bisogno di completa trasparenza sulla sicurezza e l'efficacia di tutti i dispositivi medici per regolarne correttamente l'uso e garantire l'indipendenza e la competenza degli organismi di certificazione. Non si può permettere che gli sforzi di lobbying su larga scala da parte dell'industria della tecnologia medica abbiano la precedenza sulla salute delle persone. Ecco perché il gruppo Verdi/ALE chiede che il Parlamento europeo discuta su come migliorare le lacune legislative e ridurre il rischio di danni ai pazienti in futuro".