L'UE non deve piegarsi alla propaganda populista dell'estrema destra sulla migrazione

Oggi i deputati al Parlamento europeo hanno discusso gli ultimi sviluppi sull'esternalizzazione dell'immigrazione in Paesi terzi, come il recente accordo Italia-Albania, messo in avanti dalla Presidente della Commissione von der Leyen come un esempio positivo. Il Gruppo Verde/EFA chiede da tempo un approccio alla migrazione che garantisca i diritti umani e le tutele per i richiedenti asilo e che preveda percorsi sicuri e legali per coloro che fuggono da guerre e persecuzioni.

L'eurodeputato Leoluca Orlando, membro della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni, commenta:

"Non dobbiamo piegarci alla manipolazione della destra e alla propaganda populista sulla migrazione. Gli accordi di deportazione e i centri di permanenza all'estero sono una risposta disumana, costosa e inefficace a una situazione complessa. La sentenza del tribunale di Roma sull'accordo Italia-Albania mostra le numerose problematiche legate ai diritti umani presentate da questi accordi. Non spetta ai politici attaccare i tribunali o giocare a fare i giudici. Il diritto di asilo è un pilastro importante dei valori  dell'UE e deve essere sostenuto e difeso dalla Commissione europea.

"L'esternalizzazione della migrazione ignora l'obbligo legale dell'UE di garantire l'accesso all'asilo sul proprio territorio e non è né pratica, né etica, né conveniente. La Commissione è il custode dei trattati e deve aderire  e promuovero lo stato di diritto, non ignorarlo per compiacere i populisti. La Presidente von der Leyen dovrebbe condannare le politiche di estrema destra, non considerarle opzioni serie.

"Replicare l'approccio fallimentare del Regno Unito e di altri Paesi a costi esorbitanti per compiacere i populisti rappresenta un pericoloso precedente. L'UE ha appena negoziato nuove regole, mentre le attuali norme sull'accoglienza e sui rimpatri devono ancora essere applicate correttamente. La Presidente von der Leyen rischia di indebolire il quadro giuridico dell'UE se continua a chiudere un occhio sugli Stati membri che violano la legge e sostiene le politiche populiste di Giorgia Meloni.”