Ci serve una Direttiva quadro sul reddito minimo adeguato
Posizione dei Verdi/ALE
Abbiamo bisogno di una Direttiva quadro dell’UE sul reddito minimo adeguato atta a garantire che tutti percepiscano un reddito di sussistenza che fornisca le risorse economiche necessarie per condurre una vita dignitosa.
Al momento, nell’Unione europea 96,5 milioni di persone (il 21,9% della popolazione) sono a rischio di povertà o di esclusione sociale. Il divario di povertà tra uomini e donne è aumentato negli ultimi 5 anni, dato che le donne sono colpite sempre più e in misura sproporzionata dal rischio di povertà o di esclusione sociale. Inoltre, un rapporto della Banca mondiale stima che, entro il 2030, tra i 68 e i 132 milioni di persone potrebbero cadere in povertà a causa del cambiamento climatico.
Circa il 35% della popolazione UE in età lavorativa a rischio di povertà non è coperta da un reddito minimo o da altre prestazioni sociali. I regimi di protezione sociale negli Stati membri non sono sufficienti per garantire a ogni cittadino un tenore di vita dignitoso in una delle regioni più ricche del pianeta.
I cambiamenti climatici si sono ripercossi in particolar modo sui più poveri, poiché le condizioni meteorologiche estreme hanno causato l’inflazione in diversi settori, ad esempio i prodotti alimentari (la “heatflation”, l’inflazione da calura), l’abbigliamento o l’elettronica. Per di più, siamo ancora in fase di ripresa dalla pandemia di Covid-19, e cerchiamo di mitigare l’aumento del costo della vita determinato dall’alto tasso di inflazione conseguente all’invasione dell’Ucraina. Il costo dell’inazione non è mai stato così elevato.
Il presente documento non intende entrare nel merito dello specifico meccanismo di finanziamento di tale strumento legislativo, tuttavia il gruppo dei Verdi/ALE ha sempre chiesto una revisione del sistema fiscale, fondamentale per tale finanziamento, che garantisca contributi sostanzialmente maggiori da parte di chi è più ricco o inquina di più.
