Olympiadi
Frassoni e Cohn Bendit: "La Ue boicotti la cerimonia d'apertura"
Monica Frassoni e Daniel Cohn-Bendit, Co-Presidenti del Gruppo dei Verdi/ALE, si sono così espressi in merito all'opportunità o meno di boicottare i giochi olimpici cinesi che sarà al centro del dibattito di questo pomeriggio al Parlamento europeo:
"Come Verdi/ALE non crediamo che i giochi olimpici rappresentino solo un evento sportivo: essi devono poter rappresentare anche l'occasione per l'apertura di un dibattito e per migliorare in modo visibile la situazione dei diritti umani e della democrazia in Cina, anche in riferimento alla situazione del popolo tibetano e di altre minoranze etniche e religiose.
Occorre pensare alla possibilità di boicottare i giochi olimpici senza farne un tabù, perché sapere quali debbano essere le condizioni di libertà e democrazia perché un paese organizzi un simile evento è cosa che va al di là della questione cinese e della sua situazione in materia di diritti umani.
Quindi dobbiamo aprire il dibattito sul boicottaggio della cerimonia di apertura dei giochi olimpici da parte dei Capi di Stato, degli sportivi e dei giornalisti.
Inoltre occorre pensare ad azioni sostegno del popolo tibetano e di altre minoranze, così come abbiamo già fatto in passato con l'iniziativa de "il passaporto della libertà" per i dissidenti cinesi, per esempio indossando il nastro verde, come proposto dal portavoce degli atleti francesi, o una sciarpa arancione da parte di atleti, pubblico e stampa.
L'obiettivo di queste azioni deve essere quello di spingere il partito comunista cinese a fare dei passi concreti in direzione di un'apertura alla democrazia e al rispetto dei diritti umani o a rimpiangere di aver organizzato i giochi olimpici in condizioni non adeguate.
Non è accettabile che la Ue per vendere delle centrali nucleari o delle fabbriche di auto non dica nulla sulla situazione del popolo tibetano e dei dissidenti cinesi.
I Verdi/ALE chiedono alla Presidenza di turno slovena e alla futura presidenza francese di prendere l'iniziativa e boicottare, come Unione europea, la cerimonia di apertura."